Il talento e la sensibilità di Gabriele Cecconi, fotografo documentarista perugino, ci hanno permesso di scoprire TiàWuk, definito da lui stesso un altro pianeta. Durante una mostra fotografica presso l’associazione Istanti, il fotografo ci ha raccontato della sua esperienza in Kuwait e di come sia maturata l’idea di creare un progetto fotografico in grado di restituire la complessità di un mondo “distopico” e di un Paese caratterizzato da un modello islamico contrapposto ad un sistema capitalista.

“Ho conosciuto il Kuwait tramite una minoranza etnica e così è stato possibile raccontare il mondo arabo andando oltre gli stereotipi che vengono attribuiti dal mondo occidentale. Ero interessato a come le persone vivono in un ambiente dove da un punto di vista estetico realtà e finzione sono due facce della stessa medaglia”.

L’esperienza in Kuwait ha consentito a Gabriele di documentare un Paese dalle molteplici contraddizioni, dove gli eccessi e la ricchezza economica lo caratterizzano. Ne sono testimonianza la raccolta di foto che ci ha presentato.

“Sono stato ospitato da un ricco kuwatiano che nella sua sfarzosissima villa teneva un ghepardo come fosse un gattino. Lì per lì ho avuto anche un po’ di paura non essendomi mai trovato così vicino un animale del genere”.

Il progetto di Gabriele ci ha permesso di “viaggiare” attraverso il suo approccio e linguaggio fotografico in un Paese così diverso e così surreale che solo i sui scatti ne colgono la complessità e ne attribuisco un profondo significato che lascia riflettere sulla natura umana e sulla sua fragilità interiore.

Kuwait City, Emirate of Kuwait, 13/03/2019 – A cheetah is seen inside a private house. After raising a lion for 3 years, the owners now takes care of two cheetahs that roam freely around the living room of his house. Despite it’s now illegal to own wild animals, there is still a lot of Kuwaiti citizens who. want them as a form of obstentation and status. Ph Gabriele Cecconi